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Gravidanza e tiroide

Gravidanza e tiroide : cosa devi sapere se vuoi un figlio
La tiroide è un organo fondamentale sia per la fertilità femminile sia per l’accrescimento del feto durante il periodo della gravidanza.

Per tale ragione  è oppportuno che le donne in età fertile  si sottopongano periodicamente a contorlli mirati sulla tiroide. Oggi la Diagnosi precoce e trattamento tempestivo costituiscono  infatti gli elementi essenziali per realizzare una gravidanza e scongiurare complicanze  durante e dopo i mesi di gestazione, per la mamma e il bambino .

Spieghiamo il ruolo e l’importanza degli  ormoni tiroidei per la fertilità
La  tiroide riveste un ruolo molto importante nella regolazione dei cicli mestruali, della follicologenesi,  e quindi il concepimento,  tale regolazione interviene anche nelle fasi d’impianto dell’embrione, e possono essere causa di eventuali aborti spontanei e patologie del feto.
È stato inoltre osservato che i disturbi della tiroide sono sempre più spesso associati alla sindrome dell’ovaio policistico  (PCOS) , una patologia endocrina che può dare anch’essa infertilità. Questo perché la carenza di ormoni della tiroide influenza anche l’attività dell’ovaio e una loro carenza può essere accompagnata da una condizione molto simile alla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), portando così a sterilità.
La funzionalità della tiroide è pertanto essenziale sia nella prospettiva di un concepimento naturale sia in preparazione alle tecniche di PMA (procreazione medicalmente assistita) per aumentarne le probabilità di successo.

 

Controlli alla tiroide per preservare la fertilità e per una gravidanza sicura

I controlli della tiroide nelle donne in età fertile sono essenziali nel periodo pre-concezionale, ossia prima di cercare una gravidanza, soprattutto se:

  • altri familiari hanno problemi alla tiroide (familiarità)
  • si vive in territori con scarso apporto di iodio (iodiocarenza)
  • si ha un’età superiore ai 30 anni (età)
  • si ha una familiarità per diabete mellito di tipo I e patologie autoimmuni (spesso associati a problemi della tiroide).
  • Viene seguita una dieta a basso apporto di iodio

Tali controlli vanno effettuati prima del concepimento e durante la gravidanza; vanno poi proseguiti nel periodo successivo al parto, in quanto potrebbe insorgere una cosiddetta tiroidite post partum fino ad un anno dal parto. Questa condizione clinica è di origine autoimmune, cioè causata dall’aumento anomalo di anticorpi che attaccano la tiroide e ne compromettono la funzione.

Quali sono i principali disturbi che si possono riscontrare alla tiroide?
Tra i principali disturbi della tiroide, l’ipotiroidismo è il più diffuso. Colpisce il 5% della popolazione e interessa le donne in misura 10 volte superiore agli uomini. Esso consiste in uno scarso funzionamento della tiroide che non produce abbastanza ormoni tiroidei (tiroxina-T4 e triiodotironina-T3).

Sintomi dell’ipotiroidismo in gravidanza
I sintomi tipici dell’ipotiroidismo sono:

  • astenia, ossia senso di fatica e spossatezza eccessivi
  • difficoltà di concentrazione
  • intolleranza al freddo
  • parestesia, il cosiddetto formicolio
  • perdita di capelli
  • mixedema gonfiore sottocutaneo, specie delle labbra
  • macroglossia, eccessiva crescita della lingua
  • voce rauca
  • riflessi osteotendinei ritardati.

Per i più piccoli

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