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Diabete

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Secondo gli ultimi dati Istat solo in Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le persone che dichiarano di essere affetta dal diabete: nell’ultimo trentennio la diffusione di questa malattia è quasi raddoppiata, nonostante le diagnosi precoci e l’incremento della sopravvivenza dei malati di diabete. In compenso a fronte di una diffusione della malattia in crescita, la mortalità si è ridotta di oltre il 20%, ma la quota di diabetici è in aumento anche tra le fasce d’età più giovani. Il diabete, via via, diventa sempre meno una patologia che dipende dall’età, a fronte di tanti casi di diabete anche tra i bambini. Ecco tutto quello che devi sapere. 

Che cos’è il Diabete

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dallo stato di iperglicemia, quindi dai livelli molto alti di zucchero nel sangue, e si divide in due forme: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2, con differenze sia a livello di diagnosi che di cura e trattamento. 

In breve l’iperglicemia può essere causata o da una produzione carente di insulina o da un’azione anomala rispetto ai processi a cui partecipa. Il diabete di tipo 1, per esempio, di manifesta con assenza di secrezione insulinica, mentre chi soffre di diabete di tipo 2 manifesta una ridotta sensibilità all’insulina, condizione che con il passare del tempo tende ad aggravarsi, sulla base di una situazione di insulino-resistenza, da cui si origina la malattia vera e propria. Tra le due è il diabete di tipo 2 il più diffuso. In realtà esiste anche un tipo di diabete che colpisce le donne durante la gravidanza, di solito il diabete gestazionale riguarda pazienti già in sovrappeso. 

diabete

Quali sono i sintomi del diabete?

Non sempre la malattia viene diagnosticata in tempo, probabilmente perchè lo stato di iperglicemia si presenta spesso in modalità asintomatica. Nella maggior parte dei casi, quindi, i sintomi del diabete si presentano quando la malattia è in stato avanzato. Questi sintomi, infatti, nella fase acuta della malattia sono spesso attribuiti ad altri fattori o disturbi, e non direttamente collegati a una diagnosi di diabete. Stanchezza, polidipsia e poliuria (necessità di bere e urinare di frequenza), variazioni di peso immotivate e uno stato di malessere generale, vengono spesso attribuiti ad altre cause. Nei casi più gravi il diabete può anche provocare confusione mentale, perdita di coscienza, inoltre valori di glicemia al di sopra della norma possono causare danni permanenti ai vasi sanguigni.

sintomi

 

Quali sono le cause del diabete?

Ad oggi le vere cause del diabete mellito rimangono sconosciute, ma non c’è dubbio che a originare la pataologia sia una sinergia tra fattori genetici, quindi familiarità della malattia, e fattori cosiddetti ambientali, riguardanti quindi cattive abitudini alimentari e uno stile di vita tendenzialmente sedentario. 

Nella fattispecie il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune causata dal “malfunzionamento” del sistema immunitario e un conseguente sabotaggio delle cellule che producono insulina, essenziale per regolare i livelli di glucosio nel sangue. Il diabete di tipo 2, invece, si può in parte prevenire e gestire modificando il proprio stile di vita. 

Diagnosi del diabete

Per la diagnosi della malattia è necessario fare un esame del sangue per verificare l’eventuale anomalia della glicemia. Successivamente, nei casi sospetti, il medico prescrive al paziente il test della curva glicemica, un esame semplice, ma un po’ impegnativo per il paziente, che permette di valutare in che modo l’organismo riesce a gestire gli zuccheri assunti con l’alimentazione. 

L’obiettivo della curva da carico è stabilire a quale velocità una certa quantità di glucosio assunta per bocca si lega all’insulina e riesce ad attraversare i tessuti del corpo, o meglio le membrane di cellule da cui sono composti. 

La variazione di concentrazione di glucosio nel sangue, a seguito dell’ingerimento di una dose prestabilita dal test, e in un intervallo di tempo prestabilito (durante il quale il  paziente viene sottoposto a più prelievi di sangue), fornisce una misura della capacità dell’organismo di produrre l’insulina. in base a questo esame è possibile avere una visione più chiara del quadro clinico del paziente, ed eventualmente valutare una diagnosi di diabete mellito o una ridotta tolleranza ai carboidrati.

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Prevenzione del diabete

A qualsiasi età e qualunque sia il quadro clinico del paziente, la prevenzione è sempre un alleata contro alcune delle malattie metaboliche più diffuse: un miglioramente dello stile di vita, le perdita di peso e l’allenamente riducono quasi del 50% l’incidenza del diabete di tipo 2.

Un’alimentazione sana e controllata, povera di grassi saturi e di zuccheri, riduce il rischio di sviluppare il diabete, specialmente se associata all’attività fisica, anche blanda: l’importante è mangiare sano ed evitare la sedentarietà.

Non esiste, purtroppo, alcuna strategia preventiva per il diabete di tipo 1, tuttavia è consigliabile seguire le stesse scelte alimentari e di stile di vita che favoriscono la prevenzione del diabete di tipo 2.

 


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