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Diarrea e alimentazione

La diarrea è un disturbo intestinale molto diffuso.
Ed è  un sintomo che se non risolto potrebbe provocare conseguenze rilevanti per la salute.
Il gastroenterologo spiega come la diarrea consista nell’emissione di feci molli e acquose: 
Una diarrea acuta permane di norma per 1-2 giorni e scompare senza alcun particolare trattamento. 
Se dura tuttavia più di 2 giorni può essere un segno di un problema più serio e può portare ad una disidratazione, quindi va valutata più attentamente e anche curata.”
Quando si cronicizza, infatti, la diarrea può essere segnale della presenza di una malattia cronica dell’apparato digerente.
 
Dieta Diarrea

Esistono diversi tipi di diarrea (osmotica, secretoria, da malassorbimento ecc), che vengono scatenati da cause parecchio diverse tra loro (colon irritabile, infezioni, malattie croniche, dieta, emotività ecc).

In base alla frequenza, la diarrea può essere classificata in ricorrente, acuta e cronica.
La dieta ha sempre un ruolo molto importante che riguarda la prevenzione, l'insorgenza e la terapia di questo malessere.
In questo blog  parleremo dei cibi e dei nutrienti che possono favorire la prevenzione e la remissione del disturbo.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA DIARREA?
Le ragioni che più frequentemente portano un soggetto a soffrire di diarrea sono infezioni virali oppure intossicazioni alimentari: ad esempio cibi guasti o non conservati perfettamente  possono portare a questa conseguenza, sia nella forma acuta che in quella cronica. 
In quest’ultimo caso spesso si parla di colon irritabile .
 
Un altro fattore che può determinare la comparsa e cronicizzazione della diarrea è una disfunzione del tratto digerente derivante da un intolleranza al glutine, un’infestazione parassitaria cronica, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino o anche l’intolleranza al lattosio.
 
Alimenti  - Cosa mangiare in caso di Diarrea  

Si consiglia nell’immediato manifestarsi del sintomo di evitare una dieta ricca di scorie come verdure, pane integrale, oltre a latte e latticini, specie nelle forme da intolleranza al lattosio.

Reidratazione il ruolo dell’acqua

In presenza di diarrea, è molto importante prevenire o correggere la disidratazione e gli squilibri elettrolitici tramite un'alimentazione adeguata.
Per le prime 12-24 ore, nelle forme lievi, è opportuno osservare  una dieta liquida, in grado di assicurare all'organismo il giusto apporto idrico, per un totale di circa 1.5/2 litri, forniti essenzialmente da acqua a temperatura ambiente (caffè e bevande alcoliche e zuccherate, inclusi i succhi di frutta; il tè è invece concesso, purché diluito o meglio ancora deteinato).
Nei pazienti in età pediatrica è consigliato il ricorso a specifiche preparazioni per terapia reidratante orale, arricchite con sali minerali (cloro, sodio e potassio) e disponibili nelle comuni farmacie.
Anche se potrebbe sembrare una buona idea, l'adulto dovrebbe evitare il ricorso agli sport drink salini commercializzati al supermercato.
Questi, infatti, sono generalmente iperosmolari e ricchi di zucchero, per cui tendono a peggiorare la diarrea.
 
 
Utilizzare Cibi Secchi e di Facile Digestione
Dopo il primo giorno, si possono introdurre cibi facilmente digeribili e poveri di scorie (fibre)
In un primo momento è necessario consumare pasti piccoli e ben distribuiti durante la giornata; i vari alimenti andranno mangiati lentamente e masticati con cura.
La preferenza andrà data ai cibi secchi, come biscotti e cracker, riso, pasta e pane tostato; questi alimenti possono essere accompagnati da purea di mele, carote o banane; le fonti proteiche, inizialmente limitate come quantità, dovranno essere povere di grassi e facilmente digeribili (ad esempio della bresaola o del pesce magro al vapore).
 
Probiotici e Yogurt
Sebbene lo yogurt sia spesso sconsigliato per il contenuto non trascurabile di lattosio, le varietà commerciali prive di zucchero e con fermenti lattici vivi risultano particolarmente utili per ripristinare la flora microbica intestinale disturbata dalla diarrea.
L'eventuale integrazione con probiotici, tipo enterogermina, dev'essere preventivamente discussa con il proprio medico curante.
 

Per i più piccoli

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